Ascoli Calcio, Pulcinelli: “Ninkovic valore aggiunto, spero resti con noi. Mercato? Mi fido di Tesoro e Zanetti”
di Redazione Picenotime
lunedì 06 gennaio 2020
Il patron dell'Ascoli Massimo Pulcinelli ha rilasciato un'interessante intervista al quotidiano "Il Resto del Carlino", a cura di Flavio Nardini, in vista del primo impegno ufficiale del 2020 in programma Sabato 18 Gennaio alle ore 15 allo stadio "Provinciale" di Trapani per la ventesima giornata del campionato di Serie B. Tanti i temi toccati dal numero uno del club di Corso Vittorio Emanuele.
"Bilancio del primo anno e mezzo da patron? Positivo sotto tutti i punti di vista ma non posso nascondere che sia complesso, oneroso, impegnativo e talvolta stressante, ma senza dubbio affascinante, emozionante, coinvolgente in modo totalitario. Lo scorso anno mi sarei aspettato un piazzamento migliore visti i 24 punti del girone di andata, ma il gruppo era convinto di dover lavorare per una buona salvezza e così è stato: il limite spesso sta in quello che pensiamo. Più persone di un gruppo pensano in modo limitante, più il limite diventa reale. Ogni giorno l’attaccamento a questi colori cresce e si fortifica. Sono il primo tifoso dell’Ascoli Calcio e questa è sicuramente la mia vittoria più grande - ha dichiarato Pulcinelli -. Dove può arrivare la squadra di Zanetti? Credo possa arrivare ovunque, sicuramente dal secondo all’ottavo posto. Il limite spesso sta nel nostro modo di pensare, nel fatto che un gruppo si crei o meno e che sia capace di mettere da parte il proprio io e prenda il sopravvento il senso di appartenenza, il senso del ’noi’. Se il nostro fosse un gruppo "uno per tutti, tutti per uno" saremmo ancora più su, ma c’è tempo per diventarlo e per dimostrare di che pasta siamo. Una parte della tifoseria critica Zanetti? Ognuno di noi ha un’idea. Se avessi ascoltato tutte le richieste oggi saremmo al quinto allenatore. E sicuramente non in zona playoff. Il tifoso di calcio vuole sempre di più giustamente, le 8 vittorie fanno sognare, le 8 sconfitte deludono. L’importante è che siano ben solidi i rapporti tra società, parte tecnica e direttore sportivo. Quando l'Ascoli sarà pronto per la Serie A? Col cuore rispondo: oggi. A parte il cuore, credo che in qualche anno potremmo costruire la solidità che serve per pensare concretamente al salto in alto. Ma sappiamo bene come in questo anno, se fai due sconfitte sei in zona playout, se invece ne vinci due sei tra i primi posti. Questo campionato sarà molto interessante, speriamo di superare molto presto il traguardo salvezza per poi pensare in grande. Ninkovic? Nikola è un calciatore tecnicamente dotatissimo e quando ha avuto comportamenti non adeguati al suo ruolo è stato ammonito e sanzionato dalla società. Ma tutto quello che fa è sicuramente conseguenza della passione che mette in campo. Spero che resti con noi perché sicuramente è un valore aggiunto a questa squadra. Calciomercato invernale? Non sono io il tecnico e delego le scelte a chi ha più competenza di me. Mi fido del direttore sportivo e del mister che sapranno rafforzare il team con gli innesti che servono - ha aggiunto ancora Pulcinelli -. Nuovi ingressi nel Cda? Per il momento no, ma vivo il Cda di una società di calcio in modo molto flessibile ed innovativo, ben venga chi può aggiungere valore. Il nostro presidente Carlo Neri si sta dando molto da fare in ogni campo di interesse della società, compreso quello di relazioni internazionali che poi è il suo mestiere, nel quale ha investito un’intera vita professionale. Stadio? Stiamo lavorando su tribuna ospitalità, sponsor Vip e soprattutto per restituire la Curva Sud ai legittimi proprietari: i tifosi. Risposte per quanto riguarda il progetto "Crescere Insieme"? Risposte concrete molte meno di quanto immaginavamo, si pensa sempre che sia chiamato il vicino di casa. Voleva essere ed è un messaggio di apertura al luogo alla provincia e alla regione ma da quello che abbiamo compreso dobbiamo alzare il tiro e spingerci a livello nazionale ed internazionale. L’Ascoli Calcio, oltre ad una grande storia tracciata dal mitico Costantino Rozzi, è l’emblema di una città ma è anche la quarta società di calcio italiana che diventa brand e questo brand va fatto conoscere meglio e di più in Italia e nel mondo. Per esempio l’11 Febbraio a Roma, insieme all’amico Andrea Di Maso, stiamo preparando un grande evento in cui presenteremo la nostra idea di marketing sportivo innovativo alle grandi aziende del panorama nazionale, alla presenza dei vertici istituzionali del calcio internazionale. Con l’occasione faremo conoscere la nostra organizzazione, i nostri obiettivi ed i traguardi che ci poniamo per i prossimi anni e che vogliamo raggiungere insieme ai brand più forti del paese. Non snobberemo mai il territorio ma per far qualcosa che abbia senso, significato e visibilità occorre alzare il tiro. Noi ci stiamo provando. La città aiuta l’Ascoli e l’Ascoli aiuta la città. Lavorando con il sindaco in sinergia riusciremo a raggiungere ottimi risultati. Il territorio per ora ci sta aiutando con gli oltre 8mila spettatori presenti al Del Duca, sarebbe bello arrivare presto a cifra tonda, 10mila, ma dobbiamo meritarcelo. C'è questa forma concreta per supportare il club oltre che diventare partner del progetto "Crescere Insieme"".
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Commenti
Ascoli club brescia
lunedì 06 gennaio 2020
Grande patron.
remo
lunedì 06 gennaio 2020
Inappuntabile patron, bella intervista, FAC!!!
L'ASCULA'
lunedì 06 gennaio 2020
Ognuno di noi deve portare un nuovo tifoso allo stadio. La società deve proporre pacchetti per riportare I bambini e le famiglie allo stadio come ai vecchi tempi.... Gia con uno stadio più confortevole ci sarebbero almeno 1000 spettatori in più. FORZA PICCHIO
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