Protezione Civile, Curcio: “In difficoltà gli allevatori delle zone terremotate”
di Redazione Picenotime
mercoledì 11 gennaio 2017
''Gli allevatori sono tra le categorie che più hanno sofferto la difficoltà di non potersi spostare e di non poter accudire gli animali. E' un quadro complesso, perché il maltempo invernale arriva in un territorio già fortemente colpito. Per gli allevatori sono stati messi in campo una serie di strumenti. E’ importante ora fluidificare queste procedure e far conoscere alle persone le possibilità che ci sono già: esistono ordinanze che consentono al singolo produttore non solo di procedere in maniera autonoma, ma addirittura di poter acquistare dei materiali per completare la propria filiera. La riunione di oggi deve consentire di accelerare i tempi e di condividere un percorso". Questo il commento del Capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, al termine dell'incontro ad Ancona con il Ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina, il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, il Commissario per la ricostruzione Vasco Errani e le organizzazioni agricole sul tema delle stalle danneggiate in seguito ai terremoti di agosto e di ottobre.
Dal 28 novembre, un’ordinanza del Commissario Errani prevede la possibilità per il singolo allevatore che abbia certificato un danno alle strutture, di ricevere il rimborso integrale per tutte le spese necessarie all’allestimento delle stalle provvisorie o all’acquisto di macchinari. Inoltre – ha aggiunto il Capo Dipartimento - sarà pronta a breve un’ordinanza che specifica che per realizzare le stalle si possono applicare tutte le deroghe già previste per gli insediamenti abitativi temporanei, anche per quanto riguarda gli aspetti paesaggistici e urbanistici.
Intanto i cittadini delle zone colpite dal terremoto hanno tempo fino al 16 gennaio per richiedere il sopralluogo di agibilità sulle loro abitazioni o attività produttive. La richiesta va presentata al Comune o al Coc – centro operativo comunale utilizzando il Modello Ipp – istanza di sopralluogo per edifici/opere pubbliche, privati.
A tal proposito pubblichiamo nella sezione “Terremoto Centro Italia” una serie di domande e risposte sulle verifiche con procedura Fast e Aedes, che recepiscono le novità introdotte dalla circolare del 28 dicembre 2016 sulla prosecuzione dei sopralluoghi di agibilità coordinati dalla Dicomac.
Dal 28 dicembre 2016 è in vigore, infatti, una nuova procedura rispetto ai mesi scorsi: per i cittadini che non hanno mai ricevuto verifiche, il primo sopralluogo eseguito da squadre di tecnici incaricati dalla Dicomac sarà di tipo Fast cioè una verifica di tipo speditivo. A seguito di questo sopralluogo se l’edificio viene giudicato “utilizzabile” i cittadini potranno rientrare in casa; se invece l’esito è “non utilizzabile” è necessario richiedere a un professionista la verifica con scheda Aedes accompagnata una perizia giurata. Sarà questa seconda verifica che determinerà il tipo di inagibilità e quindi permetterà al cittadino di richiedere il contributo ai fini della riparazione, ripristino o ricostruzione della sua abitazione. Se invece il sopralluogo non può essere eseguito, i tecnici possono fissare d’ufficio un secondo appuntamento per verifica Fast o Aedes in alcuni casi particolari stabiliti dalla squadra.
A questa nuova procedura fanno eccezione gli edifici di Amatrice, Accumoli e Arquata per cui, a completamento delle verifiche iniziate dopo la scossa del 24 agosto, viene direttamente eseguito il sopralluogo con Aedes. Questi e altri casi particolari sono affrontati nelle nuove domande e risposte sulle verifiche di agibilità.
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