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Ascoli: Bellini, Abodi e Cardinaletti su terremoto e nuovo Centro Sportivo

di Redazione Picenotime

mercoledì 24 agosto 2016

Si è tenuta stamane nella sede di Corso Vittorio Emanuele un'importante conferenza stampa per la presentazione del nuovo Centro Sportivo dell'Ascoli Picchio con il patron Francesco Bellini, il presidente della Lega B Andrea Abodi, l'amministratore unico Andrea Cardinaletti al tavolo dei relatori, accompagnati in sala da Marisa Bellini, mister Alfredo Aglietti, Cetteo Di Mascio, Maria Cristina Celani e Battista Faraotti. Subito ci sono state parole di cordoglio per le vittime del terremoto che ha colpito l'entroterra ascolano: "L'Ascoli Picchio FC 1898 è vicina a tutte le popolazioni colpite dal forte sisma di questa mattina e che con coraggio stanno affrontando questa terribile tragedia. Un pensiero particolare va ad Amatrice e a Sergio Pirozzi, suo Primo Cittadino nonché allenatore del Trastevere Calcio, squadra affrontata in amichevole dall'Ascoli solo qualche settimana fa.  Tutto il mondo bianconero, dal Patron Bellini alla Dirigenza ai tifosi, lancia un unico grido: CORAGGIO!". La Primavera bianconera, fino a questa mattina in ritiro ad Acquasanta, è rientrata ad Ascoli Piceno con due giorni di anticipo rispetto al programma. La decisione di interrompere il raduno è stata presa dalla Società a seguito del forte sisma che ha colpito le province di Ascoli e Rieti. La preparazione precampionato proseguirà ad Ascoli Piceno.


Ecco le principali dichiarazioni dei protagonisti della conferenza stampa: 


CARDINALETTI: "Stamattina le nostre telefonate sono cominciate all'alba. Avevamo il dubbio se fosse opportuno confermare questo incontro alla luce dei fatti tragici che nella notte hanno colpito il nostro territorio. Daremo il nostro contributo alla nostra zona per intervenire in maniera tempestica, come Ascoli Picchio siamo a completa disposizione. Siamo addolorati ma era nostro dovere andare avanti, questa per noi è una giornata di lavoro. Oggi presentiamo il Picchio Village, che sarà la nuova casa dell'Ascoli Picchio. Ringrazio l'avvocato Celani ed il geometra Turla in particolare per aver portato avanti questo importante progetto, figlio della determinazione e delle precise volontà del presidente Bellini. 12 regole per il Picchio Village: rispetto, orientamento alla vittoria, la società prima di tutto, made in italy-made in marche-made in ascoli, unità di intenti, strutture adeguate agli obiettivi, organizzazione aziendale, mercato e scouting, formazione, progetto tecnico e governo dei tecnici, attenzione ai giovani e marchio. Abbiamo costituito un gruppo di lavoro, individuando Marco Marcolini e Riccardo Capanni come responsabili operativi del progetto insieme all'Ingener Michele Laorte. Siamo convinti di avere a disposizione i migliori uomini per far funzionare tutto, non a caso sono presenti sia mister Alfredo Aglietti ed il responsabile del settore giovanile Cetteo Di Mascio. Mi fa molto piacere la presenza del presidente Abodi al quale sono legato da una lunga e profonda amicizia". 


ING. LAORTE: "Questa struttura ha una serie di valenze positive. Il contesto della proprietà si inserisce nell'area produttiva, con destinazione per impianti sportivi legata storicamente all'ex cartiera Mondadori ben collegata all'asse industriale. Abbiamo un ottimo rapporto con la città e anche con la vallata del Tronto. Urbanisticamente non avremo consumo di suolo e non avremo bisogno di varianti, in un contesto ambientale di rilievo per quello che riguarda le essenza arboree, con quindi molto verde storicizzato. Opereremo anche una riqualificazione architettonica facendo leva anche su un'importante efficienza energetica abbassando i consumi. Avremo cinque campi regolamentari sia in erba naturale che in sintetico, con campi da tennis, percorso da vita e strutture da riqualificare come palestre, spogliatoi e tribuna centrale". 


ABODI: "Ho fatto un brutto viaggio ascoltando la radio per le terribili notizie relative al terremoto, un dolore che rappresento a nome di tutta la Lega B. Siamo non a caso "Il Campionato degli Italiani" e quando le nostre comunità subiscono delle tragedie noi dobbiamo fermarci a riflettere, la vita va sempre rispettata e bisogna godersela in modo sano, ristabilendo anche ne nostro mondo le gerarchie dei problemi. Ad Ascoli c'è molto di più di un nuovo Centro Sportivo, qui c'è una visione complessiva da parte della Società e della proprietà che va aldilà di un aspetto prettamente sportivo. Il primo merito va a Francesco Bellini, che non ha portato solo l'aspetto economico ma soprattutto l'affetto nei confronti della sua terra e quella internazionalità che sa combinarsi anche con la dimensione ascolana. L'Ascoli Picchio di Bellini farà fare un grande salto di qualità a tutta la comunità ed a tutta a città. Ascoli è una delle realtà che ha un futuro luminoso e positivo, tra le migliori società professionistiche di B e A. I progetti intrapresi dall'Ascoli di Bellini saranno anche da stimolo per le altre Società e le spronerà a fare meglio. Mi auguro che l'amministrazione comunale si renda conto della forza di questo progetto, si capisce la differenza tra ciò che stava morendo e ciò che è stato rimesso in vita. Lanceremo come Lega B una collaborazione con Il Sole 24 per inserire una graduatoria tra le 22 città di Serie B analizzando il margine di crescita anche secondo criteri sportivi. Sono convinto che l'Ascoli Picchio migliorerà anche la qualità della città di Ascoli Piceno nell'importante ranking annuale che Il Sole 24 Ore stila ogni anno. Bellini e i dirigenti dell'Ascoli sono portatori di positività e questo progetto fa capire come si voglia incidere sulla città e sul territorio. Andrea Cardinaletti è un amico e la persona giusta per interpretare i disegni del presidente Bellini".


BELLINI: "Ringrazio il presidente Abodi per le belle parole nei nostri confronti. Ho passato purtroppo tutta la notte a seguire le vicende tragiche del terremoto, confermo la nostra disponibilità per aiutare al massimo le comunità colpite da questa disgrazia.Il progetto del Picchio Village sta a cuore a me e anche all'azionista Faraotti, che è un vero ascolano, ci abbiamo lavorato insieme e mi ha garantito massima disponibilità. Quando siamo arrivati qui ci siamo subito accorti che in questa città mancavano le infrastrutture, compresa la sede dove siamo ora. Abbiamo investito 200mila euro per metterlo a posto. Stesso discorso per lo stadio, ci sono voluti tanti sforzi con il sindaco per il rifacimento della Tribuna Est. Noi ci siamo già impegnati a rimodernare la tribuna coperta con Sky Box e una nuova sala stampa. Lo stadio sarà migliore al termine di questi lavori, ci dovremo dedicare anche al manto erboso, che non era male ma non ci potevano giocare due squadre ogni settimana. Ho avuto lunghe discussioni con il sindaco Castelli in tal senso. Mancavano completamente i posti dove far allenare sia la prima squadra che le formazioni giovanili. Porto avanti con piacere questo progetto del Centro Sportivo, che possa anche un punto di riferimento per i centri vicini. La città ha bisogno di buone notizie, ha bisogno di ritornare quello che era e noi cerchiamo di fare la nostra parte. Il futuro dell'Ascoli Picchio è roseo e molto positivo, questo è l'anno zero, abbiamo preso giocatori giovani in cui credo, come credo nel mister, che sa bene valorizzare i giovani talenti. Resta comunque una giornata di riflessione, contro la natura c'è poco da fare, ho vissuto due terremoti ad Ascoli, sia quello de L'Aquila che questo di oggi. Una vera tragedia contro la quale non si può fare niente. Siamo disposti a tutto per aiutare chi ha bisogno in questo momento, ho anche una casa vuota dove poter accogliere eventualmente gente. Faccio un appello per la donazione del sangue, ne hanno bisogno per curare i tanti feriti".


FARAOTTI: "Non si poteva non sposare un progetto del genere che dà lustro a tutta la città, ho subito accettato".


Bellini, Abodi e Cardinaletti

Bellini, Abodi e Cardinaletti

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